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      Flora del Trentino

di Filippo Prosser, Alessio Bertolli,
Francesco Festi & Giorgio Perazza
F.to 21x28 cm - 1216 pagine
Con astuccio
ISBN 88-7498-297-4
Euro 110,00

ESAURITO
     
   

Il volume è dedicato alla flora spontanea (piante vascolari selvatiche
o inselvatichite) del Trentino. Dopo una parte introduttiva d’inquadramento
territoriale, metodologia della ricerca, cenni di storia dell’esplorazione floristica
attraverso i primi segnalatori e alcune elaborazioni dei dati, segue la parte
speciale illustrata in cui vengono presentate 2563 specie (raramente sottospecie
o gruppi di specie) spontanee o naturalizzate in provincia di Trento. A esse sono
riservate le schede con testo descrittivo, foto, mappa di distribuzione, diagramma
altitudinale. Nei testi descrittivi sono sottolineati i principali caratteri morfologici
utili al riconoscimento, la distribuzione provinciale (con indicazione di stazioni
particolari o non confermate rispetto al passato), l’habitat di crescita, eventuali
note sistematiche, ulteriori note (direttiva “Habitat”, indicazione dei loci classici, ecc.)
e il primo segnalatore in Trentino. Seguono l’elenco delle specie di Lista Rossa
provinciale, l’elenco commentato dei taxa casuali avventizi, degli ibridi e delle entità
errate o dubbie. Chiudono il volume l’elenco delle località e date di scatto
di ciascuna fotografia, la bibliografia con circa 2500 pubblicazioni consultate
e gli indici analitici dei binomi scientifici, con i principali sinonimi, e dei nomi
comuni.
L’aspetto di maggior rilievo del volume è costituito dalle mappe di distribuzione
a punti che hanno un dettaglio mai raggiunto da alcuna altra analoga opera
in Italia. Alla base del presente lavoro c’è infatti un archivio georeferenziato
di oltre 1.300.000 dati (d’erbario, di bibliografia e di campo), raccolti nell’ambito
del Progetto di Cartografia floristica del Trentino iniziato nel 1990 dalla sezione
botanica del Museo Civico di Rovereto. Si tratta del maggior database floristico
presente in Italia. Dal punto di vista temporale, i dati vanno dal 1539 al 2018
(pochi dati si riferiscono al 2019). Poiché il periodo considerato è ampio,
sulle mappe della parte illustrata sono evidenziati con colori diversi i dati ante
e post 31/12/1984 e il numero di quadranti di cui si hanno dati storici ante 1985.
In questo modo è possibile valutare per ogni taxon le variazioni degli areali rispetto
al passato.